A Diana Lanciotti
Mi riferisco a La posta di Diana del n. 72, titolo “La gazza è ladra…” (https://www.dianalanciotti.it/la-gazza-e-ladra-ma-non-solo/)
Io sono Elsa, sono una nonna e fin da quando ero bambina osservo la natura. Su un grande cedro del Libano vicino al mio giardino è da due anni che stanzia una coppia di gazze ladre, bellissime, eleganti nella loro livrea bianca e nera con la loro coda lunga, e quel verso caratteristico. Però sono “feroci” ne ho vista una afferrare in volo un passerotto e portarselo morto sul suo albero, forse nel suo nido. Sembrava un rapace, un’aquila. Sono rimasta esterrefatta. E pensare che fino a qualche anno fa in una siepe ai bordi del giardino d’estate andavano a rintanarsi per la notte tantissimi passerotti, e al tramonto c’era un cicaleccio, un parlottìo bellissimo. Chissà cosa si raccontavano prima di dormire e poi sembrava che un maestro d’orchestra desse l’alt e tutti smettevano contemporaneamente, mentre calavano le prime ombre della sera. Non ce n’è più neanche uno nella mia siepe, spero se ne siano andati altrove e non tutti nel becco della superba e famelica gazza. Io vivo in città, in provincia di Milano, ma ho la fortuna di avere un giardino e non sapete quanti animaletti selvatici vengono a trovarmi. Tutte le sere come ultimo impegno, porto in un angolino del prato gli avanzi della cucina, croste di formaggio, frutta… e dopo poco arrivano due ricci, uno grosso e una più piccola col ciuffetto biondo, mangiano tutto di gusto, si fanno accarezzare. Ma di giorno sono introvabili. Poi tutti i giorni depongo sotto un albero una manciata di nocciole e viene sempre un picchio rosso maggiore, stupendo, che le rompe col suo robusto becco e se le gusta. Anche durante tutto l’inverno do del granoturco a una coppia di tortorelle, ma è stata soppiantata da uno stormo di piccioni, più invadenti, prepotenti e robusti, pazienza… In giardino ho sempre tre ciotole di acqua fresca e pulita tutto l’anno, non sai quanti merli fanno il bagno anche d’inverno. Anche le palline di grasso e semi sono importanti per cinciarelle, cinciallegre e pettirossi. Ci sono poi due pappagalli verdi con la coda che sfuma in azzurro che si mangiano la deliziosa frutta che infilzo sui rami.
E poi con i nipotini ci mettiamo dietro la tenda della finestra a guardare questo spettacolo meraviglioso che la natura ci dona, basta dedicargli un po’ di AMORE.
Elsa
Ciao Diana noi ci eravamo conosciute anni fa a Arese, io ero una bibliotecaria e poi avevi pubblicato su Amici di Paco n. 53 pag. 25 il mio “Ricordo di Asko”. In questi giorni che sono in casa da sola (mio marito è morto 4 anni fa) e i nipotini, giustamente, per questo terribile virus me li tengono lontani, mi è venuto voglia di scriverti. Grazie per tutto quello che fai per gli animali, anch’io nel mio piccolo sono molto attenta a loro. Continua a leggere “Un po’ di aria pura…” →