I nostri migliori amici

Ricordo di Nigno

Cara Diana, come ogni anno desideriamo farvi i nostri auguri di Natale, sperando di vedervi presto qui in Sardegna. Trascorrerete qua le feste come sempre? Ci piacerebbe incontrare te e Gianni e poter vedere quanto sono cresciuti Joy e Tommi dall’ultima volta che li abbiamo visti.
Per noi sarà il secondo Natale senza il nostro adorato Nigno. A marzo saranno due anni che è mancato e anche se è passato tempo lo strazio non è diminuito. Averlo perso in una circostanza così tragica non ci aiuta a essere sereni.
Dopo la sua tragica morte per colpa di quel cane che l’ha azzannato, nessuno di noi se l’è più sentita di prendere in adozione un altro cane. Sappiamo come la pensi: che dovremmo sforzarci perché una volta preso in casa un cucciolo ci affezioneremmo a lui. Però né noi né i nostri figli per ora ci sentiamo pronti. Abbiamo sofferto troppo e soffriamo ancora tanto per la mancanza di Nigno che dopo 12 anni di vita insieme era ormai uno di noi: uno della famiglia, un figlio a 4 zampe e con la coda, senza nulla togliere ai nostri figli Claudia e Alessandro, che consideravano Nigno un fratellino più piccolo.
Il vero e proprio terrore di rivivere un’esperienza così straziante ci impedisce di prendere la decisione di adottare un altro cane. Qui a Santa Teresa sono accaduti altri episodi di aggressione di grossi cani lasciati liberi… pensa che cosa proviamo quando veniamo a saperlo.
Proprio ieri ci siamo svegliati sentendo un cane che abbaiava. Sembrava Nigno che ci chiedeva aiuto. Non dimenticheremo mai i suoi occhi terrorizzati e infine rassegnati. Ogni tanto Franca lo sogna, sogna il giorno dell’aggressione e poi resta sveglia per il resto della notte, angosciata. A qualcuno potrà sembrare eccessivo visto il tempo che è passato, ma tu puoi capire che cosa abbiamo provato e che cosa ancora proviamo. Uno strazio infinito.
Franca più di tutti sente la mancanza di Nigno: era abituata ad averlo sempre vicino, ovunque andasse. Per fortuna ora c’è Camilla, la nostra nipotina che ha 15 mesi. Le mostriamo spesso le fotografie di Nigno di cui abbiamo riempito la casa e lei lo chiama per nome. Un giorno ci chiederà come mai non ha potuto conoscerlo e dovremo raccontarle una bugia. Eravamo convinti che sarebbe cresciuta con Nigno accanto per imparare come gli animali sanno essere dolci, affettuosi, fedeli. Ma non ce la facciamo ad accogliere con noi un nuovo Nigno. Troppo dolore.
In attesa di vedervi, vi salutiamo con affetto

Rino e Franca

Cari Rino e Franca, quando verremo in Sardegna dopo Natale ci vedremo senz’altro.
Capisco molto bene ciò che state ancora provando per il vostro Nigno, soprattutto per averlo perso in modo tanto tragico e inaspettato (soprattutto ingiusto). Lo conoscevo bene (lo conoscono anche tutti gli “amici di Paco” che hanno visto la sua foto sul Calendario di Paco e anche sulla rivista, quando parlammo della sua storia).
Ogni volta fa uno strano effetto vedervi senza il vostro Nigno. So benissimo che cosa provate, so quanto l’amavate e come lo consideraste un membro della famiglia a tutti gli effetti. Lui, con la sua dolcezza, se lo meritava. Ricordo lo sgomento di quando mi telefonaste per raccontare quello che era successo. Piansi.
E ogni volta che vi vedo leggo nei vostri occhi la sofferenza e mi ricordo dello sconvolgimento che provai (sempre comunque piccola cosa in confronto al vostro). A volte penso che dovremmo non parlarne più, quando ci vediamo o sentiamo, per non rinnovare il vostro dolore. Però forse non sarebbe giusto.
Nigno merita di essere ricordato. E merita anche che la giustizia faccia il suo dovere e ammetta la colpa di chi, con leggerezza o forse addirittura arroganza, ha lasciato che il proprio cane scorrazzasse per il paese in piena libertà, aggredendo cani indifesi. La mia speranza e il mio augurio è che la giustizia faccia il suo dovere e riconosca il grande torto che avete subito. Nigno se lo merita. Vorrebbe dire che la sua morte è servita a insegnare un maggior rispetto e un maggior senso di responsabilità verso gli altri, umani o animali che siano. Sarebbe una lezione per tutti, una grande lezione di civiltà.
Vi abbraccio.
Salutatemi anche Claudia e Alessandro. Un caro saluto anche da Gianni

Diana

P.S. Tenetemi al corrente degli sviluppi del procedimento, in modo che possiamo darne notizia ai lettori della rivista “Amici di Paco” che hanno seguito la vicenda di Nigno con commozione e aspettano, se non altro, un’applicazione giusta della legge sulla tutela degli animali.

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