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È morto Silvio Berlusconi

Un grande dispiacere. Se ne va un pezzo importante della storia d’Italia.
Di lui si può avere un giudizio politico e umano discordante. Ma è innegabile che sia stato una figura che ha inciso fortemente e in molti casi positivamente sulla capacità dei cittadini di liberarsi dai gioghi ideologici monocolore e monopensiero.
Oggi gli “eroi della tastiera” avranno modo di scatenarsi sui social e dimostrare al mondo la propria miseria morale e la propria insindacabile inutilità.
Non era un santo ma nemmeno un diavolo. Ma quanti santi in terra possono farsi avanti per giudicarlo? Quanti, di quelli che ora sputano veleno, verranno ricordati per aver fatto qualcosa di buono per il mondo?

Sarebbe il caso che chi ora esulta o offende osservasse un rispettoso (anche per sé stesso) silenzio. Per svelare la propria pochezza ci saranno altri momenti.

Diana Lanciotti

P.S. Per meglio inquadrare la figura di Berlusconi, vi invito a rileggervi un pezzo di storia: il golpe finanziario che ribaltò l’assetto politico e aprì l’era dei governi tecnici che hanno portato alla svendita dell’Italia.

Ormai è chiaro: si è trattato di un colpo di stato

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