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Auguri agli “amici di Paco” e non…

Carissimi “amici di Paco”,
eccoci alla fine di questo anno di crisi. “Oh, no!” direte voi: “Non bastano giornali e tg, anche lei ci parla di crisi.”
Sì, ma io voglio farlo in modo diverso.
Il Fondo Amici di Paco è un’associazione apolitica, però chi mi segue sul mio sito personale (https://www.dianalanciotti.it) sa che spesso, oltre a parlare di animali e libri, tratto anche argomenti di attualità e, ovviamente, di politica. Quindi molti di voi sanno già come la penso.

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Senza scendere in considerazioni politiche che qui sarebbero fuori luogo, vorrei però ribadire che tutto questo parlar di crisi e suonare le campane a morto dalla mattina alla sera non fa bene a nessuno… se non a chi la crisi l’ha creata: i signori delle banche e dell’alta finanza, che approfittando della debolezza della classe dirigente politica, tutta impegnata ad arraffare l’arraffabile, hanno messo gli uomini “giusti” (per loro e il perseguimento dei loro obiettivi) al governo delle nazioni e ora, attraverso quegli stessi governi, stanno cercando di annientare ogni nostro anelito a fare una vita normale e felice dicendoci che dobbiamo pagare per le malefatte di altri, soffrire e non sperare in una ripresa che sarà quando e se lo decideranno loro.
Che strano: l’Italia, la nazione in cui sono più diffusi il risparmio e l’investimento nella prima casa, giudicata il bene primario dalla maggior parte delle famiglie, è vittima di questa crisi che nessuno si aspettava. Ci è capitata tra capo e collo, o meglio quando qualcuno ha scoperto quanta “ricchezza” ci sia, in case e risparmi, e come quella “ricchezza” farebbe comodo incamerarla nelle banche. La strategia è chiara: vogliono metterci sul lastrico, farci svendere i nostri beni, rinunciare ai nostri risparmi e farci mettere i nostri soldini “al sicuro”… in banca! Può sembrare un’affermazione semplicistica, ma la sostanza è questa: siamo sotto attacco, vittime di un disegno globale, che vede i popoli stremati, addormentati e quindi incapaci di ribellarsi, e le grandi oligarchie legate al mondo della finanza al comando, in nome di un ordine sovranazionale.
Ma che cosa sta dicendo questa, vi chiederete, che c’azzecca tutto questo con gli animali? C’azzecca, purtroppo, perché con la paura che questi ci hanno messo addosso, sta venendo fuori che gli italiani tagliano le spese “superflue” e purtroppo per superfluo alcuni intendono le spese per gli animali di casa: basta con le cure mediche, pasti più scadenti e, nel peggiore dei casi… ciao caro e a mai più rivederci.
Non parliamo degli aiuti alle associazioni che, come la nostra, si prodigano per il bene degli animali senza famiglia: continuare a sostenerle sembra quasi un lusso. E così ci stiamo tutti arrabattando con quel poco che c’è per non far mancare gli aiuti a chi ne ha bisogno. Ma è dura, credetemi. Scusate lo sfogo.
Voglio chiudere con un augurio: buon risveglio a tutti e un anno più sereno, al fianco dei vostri cari bipedi e quadrupedi. Un caro saluto da me e Gianni e un bau da Tommi

Diana

da “Amici di Paco” 52 – dicembre 2012

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