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Addio a Franco Battiato

Se n’è andato in silenzio, ma la sua musica sta già riempiendo il vuoto che ha lasciato.
Nessuno come lui ha saputo creare ed evocare atmosfere combinando musica e parole in modo elegante, emozionante, avvolgente.

Come scrivevo nel 2011 in un mio commento al Festival di Sanremo a cui sorprendendo tutti Battiato partecipò:

Battiato è un signore un po’ inafferrabile, sfuggente: difficile classificarlo. Ai tempi di “Un centro di gravità permanente” mi pareva uno dei tanti menestrelli da due soldi, ma quando se n’è uscito, tanti anni fa, con “La cura”… be’, sono rimasta disorientata da tanta bellezza.
“La cura” è una delle canzoni che amo di più, se non forse QUELLA che amo di più. È… perfetta.
“E guarirai da tutte le malattie, perché sei un essere speciale, ed io avrò cura di te”. Parole semplici ma bellissime, nella loro nuda linearità. E cantate con un’intensità (soprattutto nella versione live) che fa venire i brividi. Tanto che ho scelto proprio alcune strofe de “La cura” in apertura del mio “Boris, professione angelo custode”.

È stato la colonna sonora di un pezzo importante della mia vita come di quella di tanti di noi.
Ci mancherà, ma la sua musica e soprattutto le sue parole resteranno per sempre.

Addio, Franco

Diana

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