Attualità

Una cantonata e… opinioni opinabili

Gentile Signora,
le porgo i miei complimenti per il lavoro di tutela degli animali che svolge. Non entro nel merito delle opinioni personali, ma le rammento che, ad onor del vero, le norme del codice contro chi maltratta animali sono state varate da un governo di “sinistra” (per quanto relativa possa essere l’accezione).
Inoltre, le uniche amministrazioni comunali con un apposito ufficio per la tutela degli animali sono almeno a Roma e a Firenze, entrambe di “sinistra” e l’unica città con una normativa specifica che protegge le comunità feline è Roma.
Non risultano iniziative analoghe, tanto meno legislative, né fondi pubblici, né incentivi, promossi da amministrazioni o governi di “destra”.
Per finire, le confesso che Nando Dalla Chiesa non mi sta particolarmente simpatico, ma il suo testo si basa sui resoconti ufficiali delle Camere. Facilmente consultabili.
È largamente documentato dagli atti parlamentari che il governo uscente si sia essenzialmente occupato di proteggere gli interessi privati del Premier e dei suoi partners, non quelli degli animali, né dei cittadini umani, entrambi in difficoltà crescenti.
Mi auguro che lei possa presto dare un’occhiata ai dati vitali dell’economia nazionale, appena pubblicati, piuttosto lontani da quanto ci si è voluto far credere.
Purtroppo, l’Italia reale non è Brigadoon.

Cordialmente
Paolo C.

(clicca su “Leggi tutto” per leggere la risposta di Diana)

Gentile signore,
già l’inizio è sbagliato: la legge sulla tutela degli animali è stata varata dal governo Berlusconi nel 2004, anche grazie alle pressioni e a una raccolta di oltre 32.000 firme del Fondo Amici di Paco.
Inoltre il governo Berlusconi ha emesso ordinanze sul divieto di importazioni di pelli di cane e gatto e ha sancito un accordo Stato-Regioni sul benessere degli animali e la pet therapy.
A livello di governo la sinistra non ha mai fatto nulla a favore degli animali. Le iniziative dei Comuni che Lei cita sono assolutamente sporadiche e promosse a livello quasi personale da persone come la signora Cirinnà, che è animalista indipendentemente dalle idee politiche.
In compenso Ermete Realacci, per ottenere i voti dei cacciatori nelle precedenti elezioni iincontrò da grande amico i cacciatori toscani, ai quali assicurò il proprio appoggio e in questi giorni Legambiente e la sinistra Toscana ci sono ricascati. Pur di prendere voti, anche quelli sporchi di sangue vanno bene, no?
In proposito se ne ha voglia si legga questo comunicato Adnkronos di alcuni giorni fa:

"ELEZIONI: TOSCANA – DOCUMENTO CONGIUNTO ARCICACCIA, CIA E LEGAMBIENTE
SOTTOSRCITTO DA DS, MARGHERITA, RIFONDAZIONE E COMUNISTI ITALIANI
Firenze, 27 mar. – (Adnkronos) – Un documento congiunto fra
Arcicaccia, Cia (Confederazione italiana agricoltori) e
Legambiente insieme ai partiti dell’Unione Ds, Margherita, Rifondazione e Comunisti Italiani in vista delle elezioni politiche del 9 e 10 aprile, e’ stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa a Firenze, presso il Caffe’ Giubbe Rosse. Sono intervenuti Massimo Logi, presidente Arcicaccia Toscana, Giordano Pascucci, presidente Cia Toscana
(Confederazione italiana agricoltori), Piero Baronti, presidente
Legambiente Toscana, Fabrizio Vigni, deputato dei Ds candidato al Senato e responsabile nazionale della Sinistra Ecologista, Erasmo D’Angelis, presidente Commissione Ambiente e Territorio del Consiglio regionale
della Toscana, Nicola Danti, segretario provinciale di Firenze della Margherita e candidato alla Camera nella lista dell’Ulivo, Marco Ricci candidato alla Camera per Rifondazione Comunista, Marco Montemagni, assessore al Bilancio ed alle Politiche del Mare per i Comunisti Italiani.
Fonte: (Red-Xio/Zn/Adnkronos)"

Non parliiamo del fatto che nelle liste di sinistra è pieno zeppo di candidati antianimalisti e pro circo (proprio stamattina ne ho ricevuta una lunga lista).

Vuole che Le racconti un caso che ho conosciuto da vicino? A Desenzano del Garda, dove abitavo fino a due anni fa, per anni fu chiesto alle amministrazioni di sinistra di realizzare un canile, visto che le centinaia di cani abbandonati erano a carico di un pensionato che dava l’anima per salvarli. Il veto veniva dai consiglieri e assessori di sinistra che consideravano più importante la creazione di un centro sociale, e i soldi spesi per salvare degli animali buttati via.
Ci volle una giunta di centro destra per ottenere la realizzazione del canile comunale, che ora "serve" tutto il bacino del Basso Garda.

Perciò, per favore, si abbia il buon gusto di lasciare fuori la politica dal mondo degli animali. L’animalismo non ha bandiere né colori, anche se a qualcuno farebbe piacere.

Quando si fanno certe asserzioni sarebbe buona norma documentarsi.
Non ritengo, perciò, di dovermi soffermare sulle sue ulteriori affermazioni.

Cordiali saluti

Diana Lanciotti

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