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Un fiore per un vaccino…

Ieri il commissario straordinario Domenico Arcuri (noto per la straordinaria capacità di toppare persino nelle cose più semplici) ha presentato la campagna provaccinazione, di cui ha ampiamente illustrato la forma, tralasciando del tutto la sostanza, i tempi e i modi. Questi, come abbiamo imparato da “Mister mascherine cinesi e banchi a rotelle”, sono solo quisquilie.
Quello che conta è… indorare la pillola. Anzi: infiorare il vaccino.

E così, mentre l’economia va a rotoli e il terrore dilaga, anche grazie alla campagna terroristica messa in piedi dagli untori del virus della paura, complice la stampa lustrascarpe del potere, l’ineffabile Arcuri ha spiegato l’operazione vaccini… anzi, la sua facciata: tanti bei chioschetti a forma di fiore nelle piazze italiane dove, anziché andare a farti un aperitivo, ti vai a fare un vaccino. Tanto, da come la vogliono far passare, vaccinarsi è più o meno come bersi un Crodino. Tutt’al più farai un ruttino, ma altro non arriva.
E invece, pur con diffusione carbonara, stanno arrivando notizie allarmistiche di reazioni avverse già alle prime somministrazioni. E queste sono solo quelle immediate e perciò note.
Per conoscere quelle che ancora non si sanno… basterà un po’ di pazienza e aspettare qualche mese o qualche anno. Ma da qui ad allora… vai a collegare il vaccino che hai fatto oggi con la lingua gialla a pois blu che ti verrà tra due anni… Vai a dimostrare che le squame da branzino che ti sono spuntate sulla schiena sono dovute al vaccino che hai fatto tre anni prima…
Si scherza, ovviamente, anche se ci sarebbe poco da scherzare.
Eppure qualche irresponsabile scherza davvero con la nostra vita cercando di farci credere che fare un vaccino sia come bere un bicchier d’acqua. Parlando di ciò che non si conosce, come stanno facendo tanti giornalisti e politici, si stanno creando illusioni pericolose. Ma il gioco è esattamente questo: spaventare, reprimere, deprimere, illudere, vincere (le resistenze)… vaccinare.

E così, come ci spiega Arcuri col suo tono da officiante da funerale di massa, grazie all’archistar Stefano Boeri (sbaglio o il signore è di sinistra? Ma guarda un po’ che caso…) in giro per l’Italia avremo questi maxichioschi petalosi in cui sarà bello entrare per farsi inoculare… Che poi basta togliere una vocale per ottenere il vero senso dell’operazione.
Sarà una festa (o un happening, com’è più colto dire), una grande sagra nazionale a cui tutti noi Italiani saremo invitati a partecipare. Non hanno detto, ma immagino ci stiano studiando, se ci saranno anche musiche filodiffuse, maxischermi dove proietteranno a ripetizione le televendite dei DPCM di Conte, simpatici clown ad allietarci (di questi ne trovano a bizzeffe… basta fare un salto a Montecitorio), golosi stuzzichini ad accompagnare l’inoculazione del Dio Vaccino.
Sarà una rinascita… anzi: un nuovo Battesimo. L’iniziazione a una nuova vita, che ci redimerà dal peccato originale di aver finora vissuto da esseri umani, per spalancarci le porte di un nuovo mondo dove saremo automi finalmente privati di ogni scomoda e opprimente libertà, felici che siano altri, sopra di noi, a smazzarsi a prendere decisioni per l’intera umanità.

La campagna pubblicitaria di questa maxioperazione è già partita, ed è tra le più pateticamente sdolcinate. Roba da Baci Perugina, a partire dalla voce fuori campo che pare presa da qualche soap opera e il melodrammatico appello alla rinascita, con tutti quei fiorellini che spuntano dalle piazze italiane e poi sull’Italia tutta, che diventerà un’immensa serra, dove si coltiverà su larga scala il nuovo esemplare di Uomorobot OGM.
“L’italia rinasce con un fiore” è lo slogan che hanno escogitato:

“Questa idea di una primula che ci aiuti ad uscire da un inverno cupo è il messaggio che vogliamo dare, il fiore è il segnale di inizio della primavera, un simbolo di serenità e rinascita”.

Lo dice Boeri. E non facciamo fatica a credere che sarà davvero una rinascita. Soprattutto per il suo conto in banca. Anche se ci aspettiamo che presto vengano a raccontarci che la sua è una prestazione a costo zero… Va tanto di moda lavorare gratis per il bene dell’umanità… Zio Bill (Gates) docet (pubblicità, che non è mai “pro bono”…)
Tutto veramente ridicolo, patetico. Probabilmente partorito dalla fervida mente di Rocco Casalino, che crede ancora di essere nella casa del Grande Fratello, e della realtà ha un’idea a dir poco distorta.
Ce lo conferma con un post su Facebook il prode Giuseppi (a cui i copioni li scrive il fedele Rokko), che in tono ispirato annuncia:

“Dobbiamo predisporci ad aderire coralmente alla campagna di vaccinazione. Sarà una mobilitazione che coinvolgerà tante piazze italiane, e che sarà identificata con il simbolo della primula. Il fiore, primo a sbocciare dopo il lungo inverno, accompagnerà simbolicamente tutte le fasi della campagna verso un ideale, graduale risveglio, della nostra vita sociale. Questa volta, la sua rinascita sarà anche la nostra”.

Siamo messi così: hanno messo in piedi una delle fiction più colossali, per la quale hanno ottenuto il massimo dell’audience. Praticamente il mondo intero, che vive ormai appeso, in attesa spasmodica della prossima puntata.
E ora vogliono “ingentilire” (con un fiore) una delle operazioni più pericolose della storia: la vaccinazione (sperimentale) di massa.
L’ho già detto e lo ripeto: dubitare… fa bene alla salute. Ora come non mai.

Diana Lanciotti

P.S. Mi chiedevo: perché Boeri per i Kioskipetalosi?
Perché ha un… curriculum di tutto rispetto (per i signori di sinistra):
https://italiaoggi.it/archivio/stefano-boeri-ex-picchiatore-si-difende-sgangheratamente-1676307
Io nel ’75 facevo politica dalla parte opposta alla sua e oggi vedere un ex sprangatore portato in palmo di mano mi disgusta.

Sullo stesso argomento: https://www.dianalanciotti.it/la-corsa-a-rompicollo-al-vaccino/

 

 

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