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La recensione de La vendetta dei broccoli su Vegolosi.it

“La vendetta dei broccoli”: un giallo vegetariano

 

Può l’ortaggio più odiato dai bambini trasformarsi in uno spietato serial killer? Ne La vendetta dei broccoli, l’autrice Diana Lanciotti immagina che i più famosi chef “carnivori” d’Italia vengano presi di mira da uno spietato serial killer, un “giustiziere” che ha deciso di eliminarli uno a uno, e di firmare ogni singolo, efferato delitto proprio con un broccolo.

Da Firenze a Roma, da Napoli a Milano, da Grosseto a Cagliari, il “serial killer dei broccoli”, un personaggio affascinante quanto spietato, terrà in scacco polizia e carabinieri seguendo il filo perverso di una vendetta perpetrata come un contrappasso dantesco. Il suo “progetto delittuoso”, perfettamente studiato e maturato nel corso degli anni, sarà però messo a dura prova dall’intraprendenza di una giovanissima e affascinante giornalista.

Assediato dalla polizia, dai sensi di colpa, dalla volontà di andare avanti, ma anche da un sentimento d’amore imprevisto quanto inopportuno, il giustiziere si troverà a dover combattere su vari fronti, rischiando di tradirsi prima di aver portato a compimento la sua missione. Nonostante la sua irriducibile e irrimediabile colpevolezza, il serial killer riuscirà a catalizzare la nostra simpatia e, oltre a voler scoprire le sue motivazioni, cammineremo al suo fianco con trepidazione per scoprire se… ce la farà o non ce la farà. Il punto centrale de La vendetta dei broccoli, infatti, non è scoprire il colpevole ma il suo misterioso movente.

La vendetta dei broccoli è un appassionante “giallo vegetariano” il cui ricavato (compresi i diritti d’autore) sarà devoluto al Fondo Amici di Paco per aiutare gli animali senza famiglia. Ma non è rivolto solo a chi vegetariano lo è già o solo a chi è sensibile alle tematiche animaliste: “se si vuole fare sensibilizzazione è inutile continuare a dirsela tra pochi, e sempre gli stessi. Per diffondere un messaggio, non credo nell’efficacia delle prediche, né di numeri e statistiche, né tantomeno dei pugni nello stomaco. Come sai il mio motto, che è poi lo stesso del Fondo Amici di Paco, è “persuadere con dolcezza” rivela l’autrice in un’intervista. “Quello che intendo è che per puntare l’attenzione sulle sofferenze degli animali non ho scelto di descrivere le sofferenze degli animali (basta fare una ricerca in rete e si trova tutto lì), ma ho fatto “soffrire” (in senso letterario… non letterale) chi fa soffrire gli animali, attraverso questa serie di delitti che, alla fine, creeranno più scalpore e riflessioni di qualunque denuncia o proclama”.

“La vendetta dei broccoli”
di Diana Lanciotti
euro 18,00

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