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Consigli per un uccellino ferito

Mi chiamo Cristina e sono rimasta male dal comportamento che avete avuto al telefono con mio padre che aveva bisogno di avere consigli su come salvare gli uccellini caduti dal nido e visto che la signora Diana Lanciotti ha scritto il libro “Mamma storna” raccontando la sua testimonianza su come era riuscita a salvare uno storno vi siete comportati male a non aiutarlo perciò ho deciso di non accettare il pacco che avevo ordinato e che conteneva proprio il libro che mi interessava ricevere ma a questo punto non meritate quei soldi.
Non ci si comporta così, se si pubblica una propria testimonianza diretta su come si è riusciti a salvare un uccellino caduto dal nido lo si deve anche dimostrare dando consigli a chi ne ha bisogno.

Cristina

(clicca su “Leggi tutto” per leggere la risposta di Diana)

Gentile signora, innanzitutto devo chiarire che suo padre mi ha telefonato dicendomi di essere riuscito a sottrarre un uccellino al suo gatto (che ha definito "tremendo") e che l’uccellino era ferito. Per esperienza so che spesso ferite inferte dai gatti pur sembrando superficiali non lo sono e quindi vanno valutate da chi se ne intende.
Io non sono mai riuscita a salvare un uccellino che fosse finito tra le sgrinfie di un gatto, perciò a suo padre credo di aver risposto quanto potevo e, soprattutto, dovevo, consigliandogli di rivolgersi al veterinario.
Io stessa quando mi sono ritrovata con un uccellino caduto dal nido, dopo aver sentito la Lipu che mi diceva di arrangiarmi, non ho fatto altro che farmi aiutare dal nostro veterinario, che mi ha seguita passo passo nell’allevare il piccolo.
Ho suggerito a suo padre di fare altrettanto, soprattutto perché mi ha detto che l’uccellino era ferito.
Non potrei mai prendermi la responsabilità di sostituirmi a un veterinario. Anche perché per legge un privato non potrebbe tenere con sé un uccellino selvatico. Dopo, ovviamente, interviene il buon senso, visto che le associazioni preposte come la LIPU non accettano di occuparsi di specie non in estinzione.
Noi non abbiamo, come credo lei sappia, nessuna struttura, né per accogliere cani e gatti né tantomeno uccellini. Insisto nel dire che in caso di ritrovamento di un uccellino, soprattutto se ferito, bisogna rivolgersi a un veterinario. E’ quello che ho fatto io e che rifarei se mi dovesse capitare di trovarne un altro.
Il piccolo storno che avevo trovato per fortuna non era ferito, ma se lo fosse stato non l’avrei tenuto con me ma l’avrei affidato al veterinario.
Forse lei avrebbe preferito che dessi a suo padre dei consigli fai da te senza averne la competenza? Il mio amore per gli animali me lo impedirebbe.
Se si vuole salvare la vita di un animale ci si rivolge a una persona competente, e io non mi reputo per nulla competente in materia. Anzi, le dirò che, pur intendendomi di cani e di gatti, non mi sognerei mai di dare consigli sulla salute di questi: a chi me li chiede suggerisco sempre di sentire un veterinario. Chi dà consigli sulla salute di un animale lo fa prendendosi responsabilità che non gli competono, mettendo a repentaglio la salute e a volte la vita di un animale.
Io stessa appena un mio cane o un mio gatto ha un problema mi rivolgo al veterinario. A suo padre ho consigliato di fare esattamente quanto farei io.
Mi dispiace per l’equivoco, ma io non sono un’esperta in materia e non mi sognerei mai di ergermi a tale. Ci vogliono umiltà e senso di responsabilità, in certe cose.
Cordialmente

Diana Lanciotti

P.S. In quanto alla sua affermazione che noi non meritiamo "quei soldi" forse le è sfuggito che tutto il ricavato dei libri (compresi i diritti d’autore che da sempre ho deciso di non percepire) va devoluto in beneficenza per aiutare i cani e i gatti senza famiglia. Quindi non ritirando il libro che ci ha richiesto, e di cui il Fondo Amici di Paco ha già pagato la spedizione in contrassegno, lei non sottrae risorse a me, ma agli animali che aiutiamo grazie all’associazione.

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