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Due statisti a confronto

Sapete cos’hanno in comune i due uomini che vedete nelle foto?
Il corridoio. Anzi: la camminata lungo un corridoio. E, ve l’assicuro, nient’altro.
Quello a destra è Putin, di cui si può dire tutto meno che non sia un uomo di stato, con uno spessore politico di tutto rispetto.
L’altro è Conte, per gli amici Giuseppi che, pur non avendone le qualità, aspira a passare alla Storia (che lui non risparmia di citare nelle sue settimanali televendite, ignorando che la Storia con la S maiuscola si tiene ben lontana dalla mediocrità) come Giuseppi I, primo Zar d’Italia.


Tragicomiche le immagini di repertorio che vanno in onda in tv quando, non sapendo come rappresentarlo, ce lo mostrano attraversare il corridoio, emulo frustrato di un Putin che abbiamo visto camminare lungo il suo corridoio con fierezza.
Oppure ce lo mostrano seduto alla scrivania in maniche di camicia, per emulare una “normalità” e una “familiarità” con i cittadini, da cui invece lo separano migliaia di anni luce.
Giuseppi e Vladimir. Un paragone, impietoso, lo so. Soprattutto per noi Italiani, che nel momento sbagliato ci siamo trovati questa copia mal riuscita di uno statista, che si paragona a Churchill ma vorrebbe essere Putin.
Altra differenza. Alla fine di quel corridoio Putin trova due militari ad accoglierlo con il rispetto che gli compete, mentre il nostro Giuseppi trova… Casalino.

La Storia fa proprio bene a starsene alla larga quando in campo entrano le comparse.

Ah, dimenticavo: queste sono le foto del profilo Twitter di Conte che, forse non pago di paragonarsi a Churchill ed emulare Putin, aspira a sostituirsi al Papa nella benedizione dei fedeli.
Quando l’ego è inversamente proporzionale al contenuto…

 

 

 

 

 

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