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Treni vietati ai cani… pover’Italia!

Ci mancava anche questa chicca di fine stagione per addolcire questa stagione che, come tutte le estati che si “rispettino”, si è rivelata un osso duro per i nostri più fedeli amici.

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Non solo in spiaggia è vietato, anzi vietatissimo portarli e si contano sulle dita i luoghi accessibili dovuti più che altro alla buona volontà di privati (che oltre ad amare gli animali forse hanno fatto un po’ di conti e si sono resi conto che anche il cane… fa business). Non solo molti cani (e gatti) anche quest’anno sono stati abbandonati e molti di loro sono finiti o finiranno tristemente la propria esistenza in un canile o sotto le ruote di un’auto. Non solo qualcuno sta parlando di estendere a TUTTI i cani l’obbligo di guinzaglio E museruola (sì, pare che ci risiamo con la solita storia… e così, di fronte a una decisione così assurda, crudele e pazzesca ci toccherà di nuovo perdere tempo a protestare, raccogliere firme, fare petizioni… tutto tempo sottratto a fare qualcosa di meglio e utile, che non cercare di far capire a chi non capisce che l’uso della museruola dovrebbe essere piuttosto riservato agli umani, così come, sempre per prevenzione, le manette e… la palla al piede!)
No, non bastavano le già tante e assurde discriminazioni, non bastava la caterva di divieti che rendono impossibile la convivenza con i nostri animali. No, ci voleva anche questa bella novità.
Insomma, avrete capito che sto parlando della brillante iniziativa di Trenitalia che, per trovare un capro espiatorio per le condizioni disastrose in cui versano i propri treni, ha avuto la luminosa idea di prendersela con i cani. Che così, se pesano più di 6 chili, dal primo di ottobre non potranno più viaggiare sui “lussuosissimi” treni da dopoguerra (punica) che Trenitalia mette a disposizione del suo sfortunato pubblico.
E’ ovviamente l’ennesima trovata cinofoba di qualche intelligenza superiore che crede che vietando ai cani l’accesso ai treni, i treni diventeranno più puliti e scompariranno graziosi animaletti come pulci, zecche e pidocchi. Non voglio arrivare a dire come stanno facendo in tanti che a portare i parassiti in treno siano gli umani… però, signori, ci siete mai stati in treno e avete visto quanto fanno schifo anche senza che ci salgano i cani?
Smetto di fare dell’ironia per parlare seriamente. Non hanno pensato, questi illuminati signori (che per offrire la soluzione più comoda decidono di prendersela con le “categorie” più deboli), a qualche soluzione alternativa? Tipo far pulire SERIAMENTE i treni, chiedere che i cani ammessi siano dotati di apposito collarino antiparassitario (lo so che si discrimina chi produce altri generi di antiparassitari, ma si sa che le goccine tra le scapole non le vede nessuno…). Oppure fare una campagna di sensibilizzazione sull’uso di antiparassitari, magari distribuire campioni tra i viaggiatori, ed effettuare controlli a campione: così, se qualcuno viene “pizzicato” con una zecchetta o una pulcetta che bivacca tra il pelo, non solo scende subito, ma paga una multa salata, anzi salatissima (ovviamente non il cane, che colpe non ne ha, ma il suo padrone che ne è pienamente responsabile). Queste sono solo le prime idee che mi vengono in testa, ma credo che, rivolgendosi a esperti veterinari (che, tramite l’ANMVI hanno fatto sapere il loro più totale dissenso per la decisione di Trenitalia) si potrebbero trovare soluzioni molto più oculate e soprattutto educative nei riguardi dei proprietari di cani. Ammesso, comunque, che a seminare parassiti sui treni siano proprio i nostri quattrozampe e non l’incuria di chi è pagato per fare il proprio mestiere e invece non lo fa.

Diana

P.S. Sul sito www.amicidipaco.it trovate altre informazioni, tra cui il comunicato dell’ANMVI e della Sottosegretaria al Ministero della Salute (ma non è la stessa che vorrebbe la museruola a TUTTI i cani? BOH!) che stigmatizzano questa assurda iniziativa di Trenitalia. E trovate anche la possibilità di sottoscrivere una protesta.

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