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Morte di un capomafia

È morto Salvatore (per gli “amici” Totò) Riina.
Da due giorni è la notizia principale di tg e giornali.
Tutto questo parlarne, pur in senso negativo, sortisce l’effetto di una, seppur involontaria, celebrazione.


A farmi particolarmente specie sono due cose: che si indugi tanto nel definirlo un “potente”, quando si dovrebbe porre l’accento sulla miseria e la mostruosità dell’individuo.
E che ci si interroghi tanto sul… futuro di Cosa Nostra.
In un paese normale Cosa Nostra non dovrebbe proprio avere futuro. Il fatto che ci si chieda chi, ora, prenderà il posto del “padrino” dà la misura della rassegnazione e dell’impotenza (spero non la connivenza) di uno Stato di fronte alla criminalità.
Gradiremmo non sentir mai più parlare e scrivere del capomafia Riina. Mettiamoci letteralmente una pietra su.
E vediamo di fare qualcosa perché il suo posto resti vacante. Per l’eternità.

Un ricordo e una preghiera vanno alle vittime di un assassino indegno di trovare posto in questo mondo e pure nell’aldià. Dimentichiamocelo: non merita neppure un pensiero.

Diana Lanciotti

9 commenti

  • Manlio

    Perfettamente d’accordo. Si ha il senso che anche lo Stato celebri la morte di questo mostro. Un assassino che non ha mostrato mai alcun senso di pentimento. Se fosse dipeso da me non avrei mai e poi mai dato l’assenso ai familiari di vederlo ed avrei provveduto a seppellirlo in un luogo sconosciuto a tutti. Mi associo al tuo ricordo ed alla tua preghiera per tutti coloro che per mano e per volere di questo essere indegno sono morti.

  • Elena

    Sono perfettamente d’accordo con quanto scritto da Diana Lanciotti.
    E’ veramente uno schifo che si parli tanto di questo delinquente e non si parli invece di tutti quei morti che si sono sacrificati per il nostro bene.
    Cordiali saluti
    Elena

  • Teresita

    Veramente avrei messo tutto a tacere o avrei ricordato come hanno ucciso quel bimbo nell’acido … Italia ha la memoria corta…

    Teresita

  • Mirella Simonini

    Grazie per aver espresso pubblicamente un pensiero che condivido in pieno: veramente i media non si rendono conto che pur di far notizia danno risalto a persone che andrebbero dimenticate completamente, anche se purtroppo rimane il male che hanno fatto a ricordarle.
    Le vittime non vanno dimenticate.

  • Ferruccio Guida

    I piu’ sentiti complimenti per la chiarezza e la profondità con le quali stigmatizza questa ennesima deriva della morale e del buon senso. Facciamo capire, in particolare ai giovani, che aberrazione sono mafia e camorra, non creiamo degli agghiaccianti miti.

  • sabrina

    Il commento piu’ intelligente e saggio che sia stato scritto su questa notizia, molto piu’ di tanti titolati giornalisti e intellettuali, ma possibile che gli altri non ci arrivino?
    grande Diana !

  • Nicoletta

    Convengo che l’ enfasi data sia eccessiva ed inopportuna. L’ unica cosa che rimpiango è che quest’ uomo si è portato nella tomba tanti segreti ( come molti altri personaggi deceduti ) che non sapremo mai, e questa cosa ha fatto comodo a tantissimi.
    Giusto. Adesso è morto e basta. Finiamola con questo protagonismo. Non può essere un personaggio anche da morto.

    Nicoletta

  • Silvia

    Impressionante e verissimo. Non l’ho trovato sulla pagina Facebook. L’avrei condiviso subito.
    Siete dei grandi. Grazie per tutto ciò che fate.
    Silvia

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