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Grazie, Paco

E così, Paco, alla fine ci hai lasciati. Lo sapevo che prima o poi sarebbe successo e credevo di esserci preparata. Ma mi sbagliavo.
Sembra ieri, se ripenso a quel sabato 7 marzo quando galoppando come un cavallino pazzo e derapando come un’auto da rally sfuggita al controllo del guidatore ci venisti incontro sul cancello del canile. Impaziente di iniziare la tua nuova vita con noi. Quella vita che stava per cambiare.
Parlo della nostra, più che della tua. Tu tanto lo sapevi, l’avevi scritto nel tuo DNA quello che saresti diventato. Noi invece non sapevamo che da te avremmo imparato tutto quello che c’era da sapere sull’amore dei cani verso noi umani. Io che avevo sempre convissuto con cani e gatti, e credevo perciò di conoscerli, in realtà sapevo ben poco. E tutto quello che so ora l’ho appreso da te. E perciò grazie. Grazie, Paco.

Grazie, per averci scelti e amati. Grazie per averci messi al centro del tuo mondo.
Grazie per averci insegnato che l’amore di un cane è il più prezioso dei tesori.
Grazie per averci insegnato la grandezza delle piccole cose.
Grazie per averci insegnato che si può stare ore a godere della propria compagnia nel più assoluto silenzio, senza bisogno di parlare, sentendosi compresi e amati.
Grazie, per la tua coda sempre sventolante, bandiera dell’amicizia e della fedeltà. Grazie per averci insegnato a non vergognarci di considerarci i tuoi genitori, i genitori di un cane.
Grazie per averci insegnato che un cane è un essere completo, né più né meno di un umano.
Grazie per esserci sempre stato vicino anche quando gli amici e i parenti si sono fatti desiderare.
Grazie per non averci mai traditi, per non essere mai stato egoista, ma solo felice di dare.
Grazie per averci insegnato che un cane ti ama per come sei e non ti valuta in base al potere o alla ricchezza, o alle bugie che racconti, ma solo per il cuore che batte dentro di te.
Grazie per aver passato giornate intere sotto la mia scrivania, mentre lavoravo, ed esserti accontentato di una carezza ogni tanto.
Grazie per averci fatto capire che abbandonare un cane è un gesto incivile e atroce.
Grazie per averci fatto capire che quando si può è giusto e bello aiutare chi soffre.
Grazie per averci fatto scoprire tante persone meravigliose che dedicano tutto il loro cuore e le loro energie ad accudire bestioline rifiutate da umani disumani.
Grazie per averci permesso di aiutare in questi anni migliaia e migliaia di cani e gatti a stare meglio e a trovare una famiglia.
Grazie per aver amato i nostri gatti come fossero tuoi fratelli.
Grazie per aver amato Boris e avergli insegnato a diventare un grande cane.
Grazie per averlo pianto, insieme a noi. E grazie per aver amato Joy. Se ora anche lui è un grande cane, lo deve a te. Ed è per questo che gli manchi.
Grazie, grazie anche per essere stato un grande maestro. Per i tuoi fratelli a quattro zampe, ma anche per noi umani.
Grazie per la tua dignità, con cui sei vissuto e te ne sei andato.
Grazie per averci fatto ridere.
Grazie per averci insegnato a non aver paura di piangere, perché piangere per te vuol dire che ci hai dato tanto e, anche se ora ci manchi, sarai sempre nel nostro cuore.
Grazie per esserci stato, per tutti questi quindici anni, che sono volati ma nel ricordo di te sembreranno molti e molti di più.
Grazie, nostro grandissimo Paco. Nostro tesoro.

Mamma e papà, con Joy


Il Fondo Amici di Paco, fondato nel 1997 da Diana Lanciotti con il marito Gianni Errico in seguito all’adozione di Paco al canile, è una delle associazioni no-profit più attive a livello nazionale, sia sotto l’aspetto degli aiuti concreti ai rifugi che quello della sensibilizzazione. Sin dalla nascita, ha portato all’attenzione di istituzioni, media e cittadini le problematiche dei cani e dei gatti abbandonati rendendo noto il fenomeno del randagismo, un tempo ignorato.
Grazie a numerose campagne di sensibilizzazione (come quella di Natale: “Non siamo giocattoli, non regalarci a Natale”, o quella estiva: “Non abbandonare il tuo cane. Lui non ti abbandonerebbe mai”, o quella di Pasqua “Buona Pasqua anche a loro”, tutte realizzate gratuitamente dall’agenzia Errico & Lanciotti), ha saputo aprire la strada a una nuova coscienza nei riguardi degli animali e favorito la nascita di molte altre associazioni impegnate a difenderli, tanto che occuparsi dei diritti e del benessere degli animali è diventato un impegno diffuso e riconosciuto da tanti. In nome e nel ricordo di Paco, scomparso nel 2006, il Fondo Amici di Paco prosegue le sue attività sia nella direzione della sensibilizzazione che degli aiuti concreti ai rifugi che accolgono i cani e i gatti abbandonati. Non avendo spese di gestione (di cui si fanno carico i due fondatori), l’associazione può devolvere l’intero ricavato delle somme raccolte grazie alla generosità dei suoi sostenitori che da tutta Italia appoggiano le iniziative a favore degli animali più bisognosi.

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