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Caso Diciotti: è proprio Carnevale

I clandestini della Diciotti denunciano il Ministro dell’Interno Salvini e il Presidente del Consiglio Conte e chiedono i danni per… essere stati ospitati a bordo di una nave militare italiana, accuditi, vestiti, sfamati e curati!
E i sinistri, da cui ovviamente parte questa “geniale” operazione, li appoggiano, li acclamano, dimostrando di aver perso del tutto (ammesso che l’abbiano mai avuto) il lume della ragione, il senso della realtà e il pudore.
Forse non tutti ricordano che una volta sbarcati dalla Diciotti, alcuni clandestini erano stati accolti in una tendopoli abusiva gestita dai volontari della “Baobab Experience”, un’associazione dell’area della sinistra radicale che, come tanti altri, pare confondere l’accoglienza con l’illegalità e lo sfruttamento di popolazioni in difficoltà. Sono quelli che io chiamo “aguzzini dell’accoglienza”.

Come ho già scritto a proposito del business dell’accoglienza, che ormai è fenomeno assodato (tanto che sono partite indagini e iniziati i primi arresti: https://www.rainews.it/tgr/veneto/articoli/2019/01/ven-Immigrati-Gorizia-Prefetti-64c6c2a9-a2b3-4e2d-af25-f522de2d49c6.html e https://www.tg24-ore.com/2019/02/18/brescia-arrestato-limprenditore-dellaccoglienza-guadagnava-7mila-euro-al-giorno-coi-profughi/ ):

“Dove stanno la dignità, il rispetto per l’essere umano, in quella che chiamano “accoglienza”?
 L’accoglienza deve trasformarsi in aiuto umanitario laddove provengono queste persone derubate della loro dignità, ingannate e sfruttate o emarginate una volta arrivate nel “civile mondo occidentale”.
 È ora di dire la verità e smetterla con le ipocrisie. È ora di cambiare un sistema di connivenze, uscire dallo “struzzismo”, che consiste nel mettere la testa nella sabbia fingendo di non sapere che per i loro aguzzini (sia i mercanti di vite, sia chi accetta questa barbarie e la alimenta per fini politici ed economici) i cosiddetti migranti sono solo merce da sfruttare e oggetto di speculazione, economica e politica. Chi continua ad accettare e rendersi complice di questa tragedia è un aguzzino travestito da benefattore.” (https://www.dianalanciotti.it/2018/06/gli-aguzzini-dell-accoglienza/)

Tornando ai clandestini della Diciotti: erano stati proprio gli stessi volontari della “Baobab” a noleggiare un pullman per portarli al confine con la Francia per aiutarli a varcarlo, illegalmente. Bene, ora quegli stessi clandestini scappati grazie alla complicità dei paladini dell’accoglienza (purché non a casa loro…) si rifanno vivi e, rappresentati da un drappello di avvocati romani, chiedono al presidente del Consiglio e al Ministro dell’Interno un “risarcimento” dai 42.000 e i 71.000 euro.
Si potrebbe pensare a uno scherzo di Carnevale, a una provocazione, a un modo per attirare l’attenzione e farsi pubblicità… ma da parte di chi? Di questi avvocati che, in un rigurgito (appunto) di umanità, si prestano al loro gioco, anzi hanno loro stessi inventato il gioco?
Ma che pubblicità credono di farsi questi principi del foro? Dopo un’azione del genere saranno screditati a vita.
Perché, se riuscissero a vincere (ipotesi assurda, ma in Italia, con la “giustizia” che ci ritroviamo, questo e altro…), i danni dovremmo pagarli noi: noi, Popolo italiano.

Ovvio che si tratta di un’operazione politica. O vogliono davvero farci credere di essere a favore dell’integrazione?
Vabbe’ che è Carnevale, ma cerchiamo di divertirci in altri modi…

Diana Lanciotti

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