I nostri migliori amici

Ciao

CARA DIANA
SONO PATRIZIA LA MAMMA DI LILLI (LA CAGNOLINA CHE MI HA LASCIATO IL 6 DICEMBRE SCORSO). HO LETTO DI PACO E VOLEVO DIRTI CHE TI SONO VICINA COME TU LO SEI STATA CON ME.
TI POSSO CAPIRE VERAMENTE TANTO, SAI IO NON SONO ANCORA RIUSCITA A PRENDERE UN NUOVO CAGNOLINO NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE E IO NON SO PIU’
COSA FARE. SONO CONTENTA PER TE PER L’ARRIVO DI TOMMI TI AIUTERA’ MOLTO E IO SPERO PIU’ AVANTI DI POTER VERAMENTE ABBRACCIARE UN NUOVO BATUFFOLINO.
ORA BORIS, PACO E LILLI, CON TUTTI GLI ALTRI AMICI, GIOCHERANNO E SI DIVERTIRANNO INSIEME E PARLERANNO DI NOI, SONO SICURA, CHE LI
ABBIAMO TANTO AMATI COME LORO HANNO AMATO NOI.
UN GROSSO ABBRACCIO

PATRIZIA

(clicca su “Leggi tutto” per leggere la risposta di Diana)

Cara Patrizia, ti ringrazio e so che capisci perfettamente quello che si prova in questi momenti. Quasi 15 anni di presenza continua e costante, di cose piccole e grandi vissute insieme lasciano segni che non si cancelleranno mai. Per fortuna sono tutti segni bellissimi. E, se vogliamo, bellissimo è stato anche il modo e il momento in cui Paco ha deciso di lasciarci. Mentre Boris ha voluto morire accanto a me, SOLO a me, visto che io e lui vivevamo in totale simbiosi (lui era mio e solo mio), Paco, che era mio e anche di Gianni senza distinzioni, ha voluto che ci fossimo entrambi e condividessimo insieme questo passaggio importante, triste per noi che restiamo ma forse felice per chi se ne va, chiamato a continuare altrove la sua missione.
Ti confesso che l’arrivo di Tommi sorprende me per prima. Dopo la morte di Paco non ho sentito la necessità di avere accanto subito un altro cane, al contrario di quanto mi era successo con la scomparsa di Boris, che aveva lasciato in me un vuoto lacerante, devastante. No, non sentivo la necessità, anche perché accanto a me da quasi un anno c’è (sono in pochi a saperlo: per una forma di scaramanzia aspettavo proprio l’anno) Joy, un cucciolone che lo scorso anno ha assorbito tutte le mie energie (doveva essere soppresso, ma io l’ho voluto e, dandogli anima e cuore, l’ho fatto diventare il cagnone meraviglioso e straordianario che è). E poi anche Paco aveva assorbito tante mie energie, da quando a maggio aveva iniziato a stare male. E poi a settembre era morta la Micia, dopo una settimana di assistenza ininterrotta. E poi Maciste in ottobre era stato in punto di morte. E poi io da due mesi stavo piuttosto male (forse, a forza di abusare delle mie forze…) Quindi, non avevo né la voglia né la testa per pensare a un altro cane. Non così presto. Non con Paco morto da appena due settimane. Però vedevo Joy, il mio grande amore, che s’intristiva giorno per giorno senza il suo Paco. Mangiava un boccone e poi si metteva in attesa, sperando di vederlo arrivare col suo passo traballante. E lasciava sempre un po’ di pappa nella ciotola.
E allora qualcosa ci ha spinti ad andare al canile, anche se ci siamo detti che era per fare una semplice visita.
E quando siamo stati là né io né Gianni siamo stati capaci di fingere di non vedere quel musetto che si protendeva tra le sbarre e ci mordeva le dita e ci faceva gli agguati, come se ci conoscesse da sempre. Come se ci aspettasse.
E allora ho capito. Non c’è stanchezza, non c’è dolore, non c’è tempo da aspettare quando vedi la possibilità di aiutare un esserino a credere che il mondo sia un posto bellissimo, dove tutti si vogliono bene.
Ora credo che Tommi sia felice con noi. E noi siamo grati a Paco per averci indicato la via.
Spero che presto anche tu abbia la possibilità, come noi, di sentirti utile e amata da un altro esserino che merita il tuo amore.

Un caro saluto

Diana

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