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Cara mamma…

 

 

 

 

 

Cara mamma…
da qualche giorno sto pensando di scriverti per dirti le… classiche parole mai dette. Ma io, che lavoro con le parole… ora mi trovo a corto. Eppure scrivere è il modo con cui riesco a esprimere del tutto i miei sentimenti… E allora ci provo.

Mi manchi.
Non credevo che il vuoto potesse farsi sentire in modo tanto pesante.
Può il vuoto avere peso? Sì: lo sto scoprendo giorno dopo giorno.

Quante parole si sono scritte sulle mamme? E ora, a scriverne ancora, si rischia di non essere originali, di ridursi al copia-incolla di qualcosa che è già stato scritto, già stato detto.
Allora, allora parlerò di te. Di te, Marisa, non solo mamma, ma persona che ha lasciato un segno nella vita di tante persone.

Eri una signora, una vera signora. L’hanno detto e ripetuto tutti quelli che sono venuti a salutarti per l’ultima volta. E l’ha detto anche don Alberto, in chiesa, durante una commemorazione struggente, vera, sincera. L’ha detto con altre parole, ma il succo è lo stesso: eri una persona ricca di valori, che ha dedicato la sua vita alla famiglia e a testimoniare, in famiglia e fuori, la sua signorilità.
Può sembrare un concetto leggero, quasi bizzarro, la “signorilità”, ma era il tratto caratteristico che ti connotava, sempre. Ogni tua azione era impregnata da questo tuo modo di essere e di porgerti: l’essere signora in ogni circostanza, al di sopra e al di fuori delle grandi e piccole miserie umane. Signorile nei modi e nell’animo. La classica persona davvero perbene.

L’educazione ricevuta (all’antica o, per certi aspetti… all’antichissima) a volte poteva essere un vincolo, un fardello, ma ti ha sempre aiutata a mantenerti distante dalla volgarità dei comportamenti e dei sentimenti.
Per me e Sonia sei stata una madre in senso totale e totalizzante, con i pro e i contro che la cosa comporta. Ma ora, ora che per forza di cose non posso più sbuffare alle tue richieste di sapere sempre tutto di me, di ciò che faccio (poca cosa, in confronto al saperti sempre partecipe e interessata alla vita delle tue figlie), ricordo (e rimpiango) solo i pro. Che erano tantissimi.

Ci hai trasmesso (insieme al papà) valori che in un mondo che va alla deriva ci hanno sempre consentito di mantenere la rotta: l’amore per la famiglia, l’onestà, l’altruismo, la rettitudine, l’onore, l’integrità morale, il senso del dovere, la disponibilità verso il prossimo, la dignità e il rispetto per sé stessi e per gli altri (persone e anche animali)… quei valori portanti che tu riassumevi a volte con quel “il nostro buon nome”, e che nessuno potrà mai scalfire. Valori inattaccabili, intaccabili, intoccabili di cui tu ci hai fatto dono, e che sono sempre dentro di noi per onorare “il nostro buon nome”, il nome della nostra famiglia, il grande tesoro di umanità che hai ricevuto dai tuoi genitori e che noi abbiamo ricevuto da te.
Concetti per qualcuno obsoleti, arcaici e disusati, in una società dove troppo spesso i valori di riferimento sono… il prezzo del telefonino, dell’auto, o l’ammontare del conto in banca.
Tu ci hai insegnato che sono altri i valori su cui fondare la propria vita. In questo senso hai fatto delle tue figlie due “disadattate”, incapaci cioè di adattarsi a un mondo che ha preso una piega tanto diversa dal nostro sentire, dove l’apparire conta più dell’essere, dove il raggiungimento dei propri obiettivi non ti esime dal calpestare i diritti e i sentimenti altrui, dove la verità è schiacciata dalla menzogna, dove l’odio prevale sull’amore, dove la malvagità sbeffeggia la bontà, dove a essere perbene non si è capiti o si è addirittura dileggiati da chi perbene non è, dove l’educazione soccombe alla volgarità, dove la lite e l’insulto cancellano il dialogo, dove l’opportunismo schiaffeggia la lealtà, dove non ci si parla più guardandosi in faccia ma si chatta o si twitta, dove il tornaconto personale è la bandiera che sventola sulle trincee che ognuno scava per poter combattere e prevaricare contro gli altri. In spregio alla propria e all’altrui umanità.
Difficile adattarsi a questo mondo maleducato e corrotto, avendoti avuta come mamma, maestra di vita e amica.

E adesso andremo avanti anche senza di te, nel tuo ricordo, sapendo che tutto ciò che faremo sarà “conforme alle direttive”: le direttive che ci hai dato e da cui non ci discosteremo. Mai.
Ti ho sempre detto grazie per avermi trasmesso l’amore incurabile e viscerale per gli animali, che non dev’essere mai disgiunto dall’amore verso i nostri simili. Ma te lo dico ancora una volta: grazie per avermi permesso di aprire il cuore e gli occhi sul mondo che mi circonda e avermi insegnato ad apprezzarlo anche nelle più piccole, umili cose.

Ora hai smesso di soffrire per non essere più la Marisa di un tempo. Hai riacquistato la bellezza e la dignità che questa orribile malattia, come un’inesorabile gomma, cancella, dalla mente, dal volto, dal cuore.
Mi resta il grande rimpianto di essere partita troppo tardi per realizzare il grande sogno che da anni ci univa: di vivere insieme nel luogo che tanto amavi, che tanto amo, dove tu e il papà tornavate ragazzi e dove potevi goderti il sole, l’aria, la bellezza e la pienezza della natura, in libertà e serenità.
Ma magari mi raggiungerai, ora che ti sei liberata dal peso degli anni e della sofferenza. Però non sarà più come prima, che o eri con me o eri con Sonia: ora sarai con tutte e due. Nei nostri cuori, nelle nostre menti, nei nostri gesti.
Ti voglio bene, lo sai.

Diana

13 commenti

  • Francesca B.

    Carissima signora Lanciotti, le sono vicina nel dolore per la perdita della sua cara mamma. Dicono che il dolore muta ed è vero,ma il vuoto lasciato è incolmabile. Quando perdiamo la mamma,che ci ha dato la vita, una parte della nostra se ne va con lei ma non dobbiamo mai dimenticare che una parte di lei continua a vivere in noi.
    Un forte abbraccio.
    Francesca Bergamo

    • Diana Lanciotti

      Grazie per le bellissime parole. Averla vista finalmente serena e rilassata in viso, dopo tanta sofferenza, mi rende più serena.
      Il dolore è grande, accompagnato però da una grande dolcezza.
      Ricambio l’abbraccio, con tutto il cuore

      Diana

  • Valter

    Carissima Diana
    Solo ora vengo a conoscenza della scomparsa della tua mamma mi dispiace veramente tanto. Leggendo la lettera che le hai scritto mi sono commosso e si capisce quanto ti manca . Sii forte come una roccia di Costa e sicuramente lo sarai. Ti abbraccio forte
    Valter

    • Diana Lanciotti

      Caro Valter, sta succedendo una cosa strana, che probabilmente capita a tanti: quante volte ho sentito dire, quando qualcuno muore “Non riesco a capacitarmi della sua scomparsa?”, oppure “Mi sembra che debba essere ancora vivo”, o “Continuo a pensare: adesso lo dico alla mamma”? Credevo fossero esagerazioni, suggestioni, e invece mi sta capitando: sai quante volte penso che devo raccontarle questo o quello, oppure guardo una sua foto e continuo a provare la sensazione che lei sia ancora viva?
      Mi manca davvero tanto, però ora la so finalmente serena, la ragazzona di un tempo che, fino a pochi anni fa, dimostrava vent’anni di meno della sua età, ancora piena di forze e gioia di vivere.
      Un abbraccio a te e Magda

      Diana

  • Donatella Costa

    Cara Diana, avendo io vissuto da pochi anni la triste esperienza di perdere una grande mamma comprendo perfettamente i suoi sentimenti. Sentite condoglianze.

  • norberto iraghi

    cara diana,
    in questo momento leggo della perdita di tua madre,non aggiungo parole a quanto tu hai saputo celebrare con tanto amore.
    ti sono vicino con il cuore e il pensiero
    a presto,un abbraccio.
    cristina e norberto

    • Diana Lanciotti

      Cari Cristina e Norberto,
      vi ringrazio di cuore. Per lei è stata la fine delle sofferenze di questi ultimi due anni, per noi una grande perdita e, in particolare per me, la fine del sogno che avevamo coltivato per anni di venire a CP tutti insieme. Ora cambiano tante cose, ma devo riprendermi dal colpo e ragionarci con calma.
      Un abbraccio e a presto

      Diana

  • Maria Vittoria

    Gentile signora Diana,
    anche se in ritardo,le scrivo perché la lettera a sua madre mi ritorna sempre in mente per lo scrigno di sentimenti che racchiude.
    Credo davvero che sua madre possa essere fiera e orgogliosa di lei Diana, che possiede la stessa personalità ricca di valori ,principi, sentimenti e umanità che la rendono davvero speciale nel mondo di oggi.
    Sento e condivido il suo dolore per la perdita di colei che le è stata insostituibile maestra di vita.Partecipo commossa al suo sentire di figlia straziata dalle sofferenze viste patire e come sempre il dolore ci dilania e ci interroga senza poter trovare risposte adeguate.
    Ma forse sua madre le ha anche indicato dove poter guardare per superare I momenti bui della nostra vita:amare il bello,saper vedere e gustare là dove possiamo far respirare la nostra anima assetata di infinito e d’amore.
    Lei,sua madre, le ha insegnato ad amare e apprezzare tutte le creature viventi che possono arricchire ogni attimo della nostra vita.
    Sono anche certa che lei e sua sorella troverete la soluzione più adeguata per sostenere, amare, e guidare l’anziano padre.
    Coraggio Diana carissima,tante persone come me ( che non conto niente) le sono vicino,la stimano e partecipano commosse alla sua perdita.
    Stia certa che sua madre dal cielo guiderà I suoi passi e lei sentirà sempre vicino la sua voce, le sue parole e ciò che più intimamente la legava al suo animo.
    Un grande abbraccio e una carezza dolce e leggera di una amica e di una mamma.
    Maria Vittoria

    • Diana Lanciotti

      Carissima signora Maria Vittoria, mi ha scritto delle cose straordinarie e lo straordinario è che so, sento, che le prova realmente.
      Posso dirle che le voglio bene?

      La abbraccio forte, in attesa di farlo di persona

      Diana

  • Mara D.E.

    Ciao Diana!Sono una vostra sostenitrice da 5-6 anni più o meno e vi ringrazio di cuore per tutto quello che fate,ho letto alcuni tuoi libri e sono davvero belli! Da gattofila mi è piaciuto molto “La gatta che venne dal bosco”, ma anche “c’è sempre un gatto” e ovviamente il mitico “Paco il re della strada”, ma spero di prendere presto anche il tuo ultimo libro “Ogni gatto è un isola” che oltre a far beneficenza mi può esser molto utile dato che ho 3 micette!
    Ho saputo oggi leggendo la tua rivista della scomparsa della tua mamma..mi dispiace davvero tanto..ma è bello che rimangano con te tutte le cose belle che ti ha insegnato compresa la passione per gli amici animali! Sono sicura che proteggerà te e la tua famiglia da lassù!
    Sentite condoglianze a te e famiglia e un abbraccio grande grande!

    Mara D.E.

    • Diana Lanciotti

      Carissima Mara, ti ringrazio di cuore per le tue parole. La mamma ci ha sempre insegnato cose molto importanti che saranno sempre vive in noi.
      Per ora c’è ancora tanta tristezza, soprattutto per non aver goduto degli anni sereni che ci aspettavamo di poter trascorrere, tutti insieme.
      Spero che presto i rimpianti se ne andranno per lasciar posto ai sorrisi, insieme ai bei ricordi.

      Un abbraccio a te e ai tuoi cari, a due e quattro zampe…

      Diana

  • Mara D.E.

    Innanzitutto grazie mille cara Diana per aver risposto alla mia mail! Ti ho scritto volentieri la mail perchè penso che tu sia una bella persona (mi scuso se ti do del tu, ma vi viene più spontaneo anche se non ci conosciamo di persona) come anche tuo marito e tutti i vostri collaboratori,ce ne vorrebbero tante persone così!Sicuramente era una bella persona anche la tua mamma e sono sicura che tra un po’ la tristezza sarà minore e rimarranno solo i bei ricordi! Anche a me la passione per gli animali l’ha trasmessa mia mamma mi sa, anche lei è una gattofila come me, anche se anche mio papà pur non essendo appassionatissimo di animali li rispetta sempre. Un abbraccio grande grande a te e famiglia compresi gli amici pelosi come li chiamo io!
    Forza Diana!

    Mara D.E.

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