E’ tempo di vacanze: portalo con te, non lasciarlo a casa

Come ogni anno nell’ambito delle varie iniziative contro l’abbandono, il Fondo Amici di Paco lancia la campagna “E’ tempo di vacanze” e il vademecum “Mettiamo Bobi e Micio in valigia”, entrambi pubblicati all’interno della rivista “Amici di Paco” e dalle testate che aderiranno gratuitamente all’iniziativa per favorire vacanze serene ai nostri 4 zampe e alle loro famiglie. Ne parliamo con Diana Lanciotti, fondatrice e presidente onorario del Fondo Amici di Paco, l’associazione no-profit creata da lei e dal marito nel 1997, dopo l’adozione di Paco al canile

Per milioni di Italiani il periodo delle vacanze è il più atteso e felice dell’anno: via dalla routine di tutti i giorni, via dalle telefonate e dagli impegni di lavoro opprimenti, via dal grigiore dell’ufficio, via da casa.
Ma per i nostri amici a 4 zampe spesso le vacanze coincidono proprio con il periodo peggiore, con l’inizio dello stress o di un incubo.
Infatti, per circa 150.000 cani e un numero altissimo di gatti l’estate significa abbandono, vagabondaggio per strada, prigionia in un rifugio o la fine sotto le ruote di una macchina (ricordiamoci che più di 4.000 incidenti sono ogni anno provocati da animali randagi). Per altri significa l’affido a una pensione. Solo per i più fortunati una bella vacanza a fianco della propria famiglia. Perciò, se avete la possibilità, portateli con voi. Trascorrerete insieme una bellissima vacanza.
Se siete tra i felici umani che hanno la fortuna di potersi portare al mare o ai monti il proprio cane, sappiate che è indispensabile, prima di partire, preparare tutte le mosse perché la vacanza non sia uno stress né per voi né per il vostro quattrozampe. Ci sono alcune semplici ma fondamentali “regolette” da seguire. Il vademecum, pubblicato nella rivista “Amici di Paco” è una semplice ma utilissima guida che spiega come viaggiare in auto, treno, aereo, nave con i propri amici con la coda e fornisce numerosi suggerimenti per rendere piacevole e tranquilla la vacanza con loro. Questo vademecum è inserito anche nel libro “In viaggio con Paco” di Diana Lanciotti, fondatrice del Fondo Amici di Paco. Il libro, che appartiene alla famosa quadrilogia di Paco, è edito da Paco Editore, ed è un long seller venduto in migliaia di copie.
Come scriveva lo scorso anno Diana Lanciotti sull’editoriale del numero estivo di “Amici di Paco”, le cose sono cambiate, negli ultimi anni, e cambieranno ancora “grazie a Paco, seguendo i suoi insegnamenti, conoscendo a sua storia, che poi è la storia di tanti cani e tanti gatti rifiutati da umani che l’umanità l’hanno messa sotto naftalina come si fa con i capi invernali all’arrivo dell’estate. Ecco, anche ora siamo vicini al cambio degli armadi. Molti umani, che quest’inverno si erano commossi di fronte al musino tenero di un cucciolo, col cambio di stagione metteranno in congelatore i propri sentimenti, in naftalina la propria umanità. E, di fronte a quel muso non più cucciolo, non proveranno più nessun moto d’affetto, ma solo insofferenza e fastidio. E così abbandoneranno i propri cani, o gatti, senza pensarci due volte. Le vacanze al mare o in montagna sono alle porte. Perché rovinarsi la vita con un impiastro a 4 zampe?
Che siano 150.000 o 150 a fare questa fine ha importanza? No, per me non ne ha nessuna. Quello che importa è che anche quest’estate molti cani e gatti di famiglia diventeranno dei senza famiglia, e allora scatterà l’emergenza randagismo, e allora si muoverà il solito meccanismo di doverli salvare dalla strada, rinchiuderli in un canile, aiutare il canile perché possa mantenere tutte quelle bocche da sfamare, eccetera eccetera.”
Abbiamo chiesto proprio alla Lanciotti di farci un bilancio della situazione del randagismo in Italia.

Allora, Diana, anche quest’anno si prevede la solita scaricata di cani. Ogni anno sono circa 150.000 a finire per strada. Una cifra allucinante.
«In realtà io credo che il fenomeno dell’abbandono sia degno di attenzione indipendentemente dai numeri che fa segnare. Non è un discorso quantitativo, quello che dobbiamo farne, ma è soprattutto qualitativo o, per meglio dire, etico. Non è morale, infatti, che in un una società che si professa civile continuino a esserci persone che prendono un cane non si sa per quale motivo e poi, alle prime avvisaglie di “fastidio” che l’averlo con sé comporta, se ne disfano senza troppi scrupoli. Avrebbero più scrupoli a liberarsi di una scarpa vecchia, con le suole ormai consunte e bucate. Un cane, si sa, comporta impegno e sacrificio. Ma è anche uno degli “investimenti” più redditizi, che in termini di affetto, dedizione, riconoscenza, ti dà una rendita illimitata, incalcolabile.»

Paco ha avuto un ruolo fondamentale per sensibilizzare media, istituzioni e opinione pubblica.
«In effetti, mentre fino al 1997, quando nacque il Fondo Amici di Paco, il fenomeno dell’abbandono era più che altro sconosciuto o comunque sottaciuto, negli ultimi anni si è diffusa una maggiore coscienza circa le responsabilità che noi umani abbiamo nei riguardi dei nostri animali e degli animali in genere. Tutte le iniziative di sensibilizzazione che il Fondo Amici di Paco ha promosso dai suoi esordi, nel 1997, hanno avuto come risultato di accrescere la sensibilità e l’attenzione dei cittadini, dei media e delle istituzioni. Il merito va ovviamente a Paco, che ha saputo suscitare l’interesse intorno alla sua storia, che è poi la storia di tanti, troppo cani e gatti “usati” e poi gettati via come scarpe vecchie.» (La storia di Paco è contenuta nei libri “Paco, il Re della strada”, “Paco, Diario di un cane felice”, “In viaggio con Paco” e “Paco, il simpatico ragazzo”, libri che hanno avuto un notevole successo, n.d.r.).

Anche se Paco non c’è più il Fondo Amici di Paco va avanti. E’ cambiato qualcosa? Com’è il Fondo Amici di Paco senza Paco?
Anche se Paco non c’è più dal dicembre 2006, tutte le testimonianze d’affetto ricevute ci hanno convinti ad andare avanti nel suo nome. Lui è diventato un simbolo e una speranza per tanti cani e gatti senza famiglia e continuerà a esserlo. Certo, a volte è dura andare avanti a fare le cose che facevamo con lui accanto, avendolo come monito e ispiratore, e ora doversi basare più che altro sui ricordi e pesare alla forza che ci ha sempre trasmesso. Tu sai che cane era… Ma dobbiamo andare avanti: non possiamo dimenticare o gettare via tutti i suoi insegnamenti.

Tutti vi seguono come prima, o qualcuno vi ha abbandonati?
Molti sono con noi dall’inizio, qualcuno ha smesso di sostenerci, altri sostenitori nuovi sono arrivati. Però c’è crisi anche nella beneficenza, anche perché ormai le occasioni di dare aiuto si sono moltiplicate. Ma va bene così. Anche se a volte si fa davvero fatica. Ad esempio stiamo pensando di ridurre le uscite di “Amici di Paco” che tra stampa e spese di spedizione sta diventando un peso a volte insostenibile. E però tutti lo vogliono, perché è un grande legame tra noi e chi ci sostiene. Non è facile decidere di tagliare. Speriamo solo che arrivino nuove sottoscrizioni. Ce n’è bisogno.

Tornando agli abbandoni: ogni anno qualcuno dice che sono aumentati. Com’è possibile?
«Per quanto riguarda le cifre che vengono messe in giro ogni anno, non c’è riscontro che l’abbandono sia un fenomeno in aumento. Anzi. In realtà, sono proprio la maggior sensibilizzazione e la maggior attenzione verso gli animali a far sì che i casi di abbandono o maltrattamento vengano scoperti, evidenziati e denunciati molto più di un tempo. Se ne parla di più perché c’è questa maggiore attenzione (e condanna), ora finalmente anche della legge, verso gli abusi ai danni degli animali. Credo che tutte le iniziative che stiamo promuovendo inducano a riflettere soprattutto chi “non ha mai pensato” che abbandonare un cane è un crimine nei riguardi dell’animale, ma anche nei riguardi degli uomini.»

Ed ecco che la campagna del Fondo Amici di Paco si colloca in questa direzione: la sensibilizzazione.
«Sì, e infatti sul numero 49 di “Amici di Paco” e sulle testate che ci daranno spazi gratuiti, come ogni anno lanciamo la campagna di Paco: È TEMPO DI VACANZE. PORTALO CON TE, e in più, sempre su “Amici di Paco” pubblichiamo per il decimo anno il vademecum “Mettiamo Bobi e Micio in valigia” con i consigli per viaggiare con il proprio cane e il proprio gatto.»

Però ci sono anche gli aiuti concreti, per salvare tanti animali abbandonati e far sì che trovino una famiglia che li accolga in modo definitivo. Importante, in proposito, la campagna antiparassiti, condotta da ormai diversi anni.
«Sì, questo è il sesto anno. La “Campagna Antiparassiti” ci permette ogni anno di raccogliere fondi da destinare al trattamento antiparassitario dei cani e dei gatti ospitati nei rifugi. Per i canili e i gattili la spesa per i prodotti antiparassitari è una delle voci più importanti, insieme al cibo e alle vaccinazioni. È indispensabile che i cani e i gatti dei rifugi, così come trattiamo i nostri di casa, vengano trattati con prodotti efficaci, sia per prevenire malattie anche molto gravi sia per incoraggiare l’adozione da parte delle famiglie che, avendo la garanzia che un cane adottato al canile è un cane sano, saranno più disposte ad adottarne.»

In tal modo l’associazione, oltre a procurare i soliti quantitativi di cibo (ogni anno le quantità si aggirano intorno ai 200.000 pasti regalati), anche quest’anno è in prima linea sul fronte della prevenzione antiparassitaria.
«Sì, e l’invito a sostenere l’iniziativa è non solo ai sostenitori del Fondo Amici di Paco, ma anche a tutti coloro che hanno a cuore la sorte di animali ingiustamente abbandonati. È importante ed è un grande aiuto per tanti cani e gatti in cerca di famiglia.»

Perfetto, Diana. Faccio io un appello finale: cogliete l’occasione per fare qualcosa di concreto per arginare il fenomeno dell’abbandono. Ricordatevi: un cane sano è un cane più facilmente adottabile.

Ricordiamo che di Diana Lanciotti, reduce dal successo del suo quarto romanzo “Silver Moon – Lo stregone del mare”, è appena uscita la terza edizione, rivista e corretta, di “Paco, il Re della strada”, un long seller venduto ininterrottamente da quindici anni e divenuto un cult per gli amanti degli animali, adulti e ragazzi. Il ricavato (compresi i diritti d’autore, ai quali come sempre l’autrice rinuncia) è devoluto al Fondo Amici di Paco per aiutare i cani e i gatti senza famiglia.
A chi lo comprerà, buona lettura. A tutti, buone vacanze, possibilmente in compagnia dei vostri amati quattrozampe.

Simona Rocchi – Amici di Paco 49 (luglio 2011)